Quando penso alla stagione di Serena Caravelli, non posso che emozionarmi. Come allenatore, ho avuto il privilegio di accompagnare Serena in questi ultimi anni, e posso dire con certezza che questa è stata una delle esperienze più intense e motivanti della mia carriera.
Gli allenatori pensano di sapere tutto sulla programmazione, lo ammetto, ma con Serena ho scoperto quanto sia importante leggere l’atleta a 360°, considerando famiglia, vita personale e lavoro. La pista è solo una parte, e al quanto marginale, dell’equazione totale.
Questa consapevolezza ha trasformato il modo in cui strutturiamo i programmi in Scirocco TF: non basta seguire schemi, serve comprendere l’individuo e adattare il lavoro ad esso.
PB sui 100 e sui 200 da W45, possibile
Serena ha dimostrato che l’evoluzione di un atleta non finisce mai. Come W45 ha stabilito record personali sui 100 e 200 metri, cosa non così scontata secondo la fisiologia da libro.
Commenti del tipo “poteva correrli da senior” si sprecano sui social, pronunciati dai sempreverdi leoni da tastiera. Io, invece, mi attengo all’oggettività dei dati e invito chiunque a mettere le scarpette, scendere in pista e correre 100 m in meno di 12,5 secondi a 45 anni… ah, essendo donna. Poi mi raccontate.


Ma tornando alla progressione della programmazione, quello che colpisce è come anche elementi fondamentali per un velocista o un ostacolista, come l’uso dei blocchi e degli ostacoli, siano stati inseriti molto tardi nella stagione, senza compromettere il risultato.
Più lenta, ma più veloce
L’allenamento dell’11 luglio fu una chiave: correndo due volte 30 metri lanciati con 30 metri di preavvio, Serena completò entrambe le prove in 7,79 secondi cronometrati con Freelap.
Già questo dato mi fece sgranare gli occhi, ma ancora più impressionante fu il fatto che Serena comprendesse che la prima prova, in cui raggiungeva 8,85 m/s nel settore lanciato, era migliore della seconda, dove il 30 metri iniziale risultava cronometricamente più veloce, ma la velocità di uscita dal settore lanciato era solo di 8,72 m/s.
Più lenta in entrata, più veloce in uscita. Stesso tempo al 60 metri, miglior proiezione al 100.
Quel giorno Serena fece click: grazie anche al lavoro di partenza sugli ostacoli a 7 passi, che enfatizzava la potenza di ogni contatto, comprese come nessun altro atleta che abbia allenato finora le dinamiche dell’accelerazione.
Paziente e potente.
Questo approccio ha consentito un trasferimento ottimale della forza orizzontale, massimizzando le prestazioni anche quando i blocchi sono stati introdotti estremamente in ritardo nel programma per limitazioni fisiche.
La pliometria chirurgica
La pliometria è stata inserita nel programma di Serena in maniera estremamente mirata e progressiva. Dopo aver gestito fastidi tendinei residui dalla stagione precedente, abbiamo iniziato a introdurre esercizi a partire dal 20 gennaio, con drop freeze da 15 cm.
L’obiettivo era migliorare la struttura tendinea senza mai superare la soglia del dolore, consolidando la capacità di trasferire forza a terra e ottimizzando il gesto atletico.
Questa fase chirurgica ha permesso a Serena di sviluppare potenza esplosiva in sicurezza, preparandola efficacemente per le prove ad alta intensità dei mesi successivi.
La gestione psicologica
Oltre alla tecnica e alla forza fisica, un elemento cruciale è stata la gestione psicologica. Stress lavorativo, impegni personali e la pressione delle gare internazionali potevano compromettere le prestazioni, ma con il giusto approccio e la comunicazione trasparente, Serena ha mantenuto performance di livello elevatissimo.
Durante la stagione, alcune sedute di forza massima non restituivano i risultati attesi, e Serena sotto i pesi non sbaglia quasi mai.
È stato proprio attraverso il dialogo costante che abbiamo capito come la causa non fosse fisica, ma legata principalmente allo stress e agli impegni lavorativi del periodo.

Questa consapevolezza condivisa ci ha permesso di adattare il programma, spostando temporaneamente l’attenzione da un lavoro puramente fisico a uno più orientato all’equilibrio e al recupero. Il risultato è stato un netto miglioramento della qualità degli allenamenti e una maggiore serenità nell’affrontare le fasi più intense della stagione.
Questa filosofia ispira i nostri programmi: non si tratta solo di correre o saltare, ma di allenare l’atleta nella sua totalità.
Ostacoli, blocchi e over distance
Serena ha affrontato un volume impressionante di allenamenti over distance. I 250 metri ripetuti più volte a intensità elevate hanno permesso di sviluppare un’eccezionale capacità anaerobica, fondamentale per gestire tre turni sui 200 metri all’Europeo.
Un momento chiave della stagione è stato il 250 metri corso in 34 secondi ad Almuñécar, in Spagna, durante uno dei nostri training camp e dove vivo. Le condizioni erano davvero complesse: pioggia interrotta da poco, vento forte, freddo, ma nonostante quest Serena ha dimostrato grande controllo della fatica accumulata e ottima gestione.
Questa prova ha consolidato la sua confidenza sulle distanze over distance, permettendole di affrontare il resto della stagione con una convinzione eccellente. Ma questo risultato non arriva dal nulla… molte sono state le sessioni come 5x 250m, 5’R per arrivare qui. Nulla arriva gratis.
E gli ostacoli?
Gli ostacoli sono stati introdotti il 10 gennaio, con un volume iniziale di soli 24 ostacoli a settimana. Sebbene Serena abbia una grande esperienza sugli ostacoli, allenare la freschezza neurale necessaria per gare ad alta frequenza richiede tempo e molte, molte ripetizioni ad alta intensità.
Quello rimane il grande obiettivo per la stagione 2026: ancora più frequenza tra le barriere.
Detto questo, necessitavamo metri. Il programma di Serena è stato incredibilmente volumetrico fin da subito, scegliendo principalmente over distance per mettere alla prova il sistema anaerobico. Questa strategia ha portato a risultati straordinari: gestione perfetta dei tre turni gara su tre discipline differenti più due staffette.
il momento di flow
Un momento per me bellissimo è stato vedere Serena entrare nello stato di flow durante gli Europei. Tutti i segnali descritti nei libri — concentrazione totale, controllo del gesto tecnico, calma interiore — erano presenti.
Gli allenamenti antecedenti all’Europeo non sono stati i migliori dell’anno, ma sempre posizionati tra il 90 e il 95% dei risultati massimi. Quella costante perfezione d’esecuzione mi fece pensare “ci siamo”.

Questo dimostra che non è necessario un picco in ogni seduta, ma una progressione costante che prepara l’atleta a emergere quando conta davvero. Un picco, che sia picco e si possa mantenere per la durata completa di un evento internazionale su più giorni.
Più azzurra che il cielo
In questo Europeo, Serena è stata bandiera e immagine dell’intera squadra italiana femminile. Entrare in campo e portare a casa la vittoria con l’ultimo giro della 4x 400m mista corso in quella maniera ha segnato la grandezza del suo Europeo.
La capacità di considerare la propria performance individuale come parte del bene della squadra è un principio fondamentale in Scirocco TF, dove si valorizza la crescita collettiva insieme al successo personale.
Non esiste personalmente atteggiamento che mi innervosisca di più del velocista che si astiene dalla staffetta per “preservarsi”.
Probabilmente, questi soggetti, ben poco sanno di sport.
La preparazione finale
Le settimane precedenti all’Europeo hanno seguito un principio chiave: bilanciare recupero e lavoro tecnico. Sedute ridotte ma mirate, attenzione ai dettagli e recupero completo hanno permesso a Serena di arrivare fresca e pronta alla competizione. Letteralmente 3 giorni di lavoro, 4 di riposo, meno di 200 metri di volume totale.
L’unico obiettivo era preservare energia per gareggiare al massimo a Madeira. Poco lavoro sugli ostacoli e massima qualità nei lanciati, con focus sulla velocità nascosta.
La stagione in numeri
L’analisi a freddo dei risultati ottenuti durante la stagione evidenzia come un inverno dedicato al miglioramento della struttura fisica possa trasformarsi in una stagione outdoor di altissimo livello. Questo approccio non sminuisce l’importanza della preparazione invernale, ma ne valorizza il ruolo strategico, utilizzandola come base solida per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi durante i mesi estivi.
Record personali, nazionali e continentali
- 100m: PB 12″56
- 80m hurdles: SB 11″51 (ER)
- 200m: PB 25″12 (NR)
- 200m hurdles: PB 29″14 (NR)
Prestazioni nazionali e internazionali
- 60m W45: 7.99, 1st at National Master Indoor Championships, Ancona – Italy.
- 60m hurdles W45: 8”84, 1st at National Master Indoor Championships, Ancona – Italy.
- 200m W45: 26”03, 1st at National Master Indoor Championships, Ancona – Italy.
- 80m hurdles W45: 11”56 (NR), 1st at National Master Outdoor Championships, Misano – Italy.
- 100m W45: 12”56, 1st at National Master Outdoor Championships, Misano – Italy.
- 200m W45: 25”12 (NR), 1st at National Master Outdoor Championships, Misano – Italy.
- 80m hurdles W45: 11”51 (ER), 1st at European Master Athletics Championships, Madeira – Portugal.
- 100m W45: 12”79, 1st at European Master Athletics Championships, Madeira – Portugal.
- 200m W45: 25”32, 1st at European Master Athletics Championships, Madeira – Portugal.
- 4x400m relay X45: 3’49”72 (NR), 1st at European Master Athletics Championships, Madeira – Portugal.

[…]
Questo Europeo, già prima di salire sull’aereo, si presentava con queste premesse: la curva di evoluzione dei risultati in allenamento, dal rientro dalle vacanze fino all’Europeo, non lasciava dubbi. Non ci sono mai stati picchi assoluti nelle singole sessioni, ma la progressione costante portava a un risultato finale in crescita esponenziale, che si è manifestato perfettamente in gara. Il picco è avvenuto dove dove avvenire, per 11 corse totali.
A me stesso faceva quasi paura leggere i dati e rendermi conto che tutto stava andando perfettamente.
È stata una stagione fantastica, lunghissima, e pensare che sia partita da pliometria su plinti di soli 10 centimetri, inserendo blocchi e ostacoli a partire da gennaio, mi fa riflettere su quanto poco si sappia della programmazione ottimale e su quanto abbiamo scoperto insieme quest’anno.
Grazie per avermi permesso di far parte di questo tuo viaggio. Ora godiamoci con allegria e leggerezza questo periodo di riposo, per ricaricare le energie e prepararci a intraprendere un nuovo viaggio nella prossima stagione.
Ale
Un esempio per tutti
La stagione di Serena è stata un viaggio straordinario, un equilibrio perfetto tra tecnica, forza, mente e gestione intelligente del carico. L’esperienza vissuta in questa stagione rappresenta molto più di una storia sportiva: è una guida concreta per chi cerca evoluzione, equilibrio e nuovi stimoli.
In Scirocco TF crediamo che ogni atleta, a qualsiasi età o livello, possa riscrivere i propri limiti attraverso metodo, ascolto e consapevolezza.
Mettiti in contatto, raccontaci la tua storia, condividi i tuoi obiettivi e cominciamo a stendere le basi per il prossimo capitolo ispirati da storie di successo come questa.
The future is bright,
Scirocco TF
Join the Team
Online Premium Program
Train like an Olympian with Scirocco TF’s Online Premium Program. A proven, research-driven sprint plan (60m, 100m, 200m) designed for all levels, combining world-class methodology, structured guidance, and flexible training.
You may also be interested in…
-
1-to-1 Consultancy
56,00€ -
1-to-1 Session
80,00€ -
Mental Coaching
56,00€ -
Training Camp
80,00€








